IP (internet protocol) é il protocollo utilizzato per l’invio e il recapito dei pacchetti nella rete internet. É l’unico protocollo definito al secondo livello del modello TCP/IP e permette che i pacchetti inviati da un host possano arrivare correttamente a destinazione viaggiando fra reti diverse attraverso i router. In questo articolo viene descritta la struttura degli indirizzi IP ed accennato il loro funzionamento nella rete.
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-4.png)
Un host di una rete informatica ha una scheda di rete che gli permette di essere connesso ad altri host. Attraverso una interfaccia di rete un dispositivo può inviare e ricevere messaggi. Sappiamo che ad ogni scheda di rete è associato un indirizzo fisico detto anche indirizzo MAC ma questo non è sufficiente affinchè l’host possa essere collegato in una rete che utilizza TCP/IP (ad esempio la rete Internet). Ogni interfaccia di rete infatti dovrà essere dotata di un indirizzo logico detto indirizzo IP.
Struttura
Gli indirizzi IP esistono in due versioni: IPv4 e IPv6. I primi sono composti da 4 gruppi di 8 byte ciascuno (quindi in tutto 32 bit) mentre i secondi sono formati da da 64 bit e costituiscono una futura tipologia di indirizzi che prenderà sempre più piede con l’esaurirsi degli indirizzi IPv4.
Con 32 bit è possibile assegnare 2^32 indirizzi ovvero 4.294.967.296 interfacce:
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-5.png)
Questo perchè con 32 bit è possibile creare 4.294.967.296 combinazioni diverse di bit. Quando il numero di dispositivi indirizzabili terminerà verranno utilizzati gli indirizzi IPv6 con 64 bit e quindi il numero di indirizzi sarà molto grande (2^64). Nel seguito della trattazione quando si parlerà di indirizzi IP ci riferiremo a IPv4.
Un possibile indirizzo IP è il seguente:
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-6.png)
Per praticità possiamo convertire i numeri dal sistema di numerazione binario a quello decimale ottenendo il seguente risultato:
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-7.png)
Generalmente per utilizzare gli indirizzi IP facciamo riferimento alla scrittura con numeri decimali.
Classi
Un indirizzo IP è formato da due parti distinte: una prima parte identifica la rete ed è chiamato Net-Id mentre una seconda parte identifica gli host all’interno della rete Host-Id. Possiamo immaginare che la rete sia come un albergo che contiene tante camere. Ogni camera è rappresentata da un host nella rete.
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-8.png)
Nell’esempio vediamo che la rete 30 (rappresentata da un albergo) contiene tante camere (tanti host). Uno di questi host è il 15.20.100. Possiamo rappresentare la rete anche come un insieme che contiene tanti elementi che sono proprio gli host.
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-9.png)
Gli indirizzi IP sono stati divisi in varie classi per differenziare il numero delle reti che è possibile creare e quindi anche il numero di host per ogni rete.
Classe A
Un indirizzo IP di classe A ha la seguente struttura:
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-10.png)
Con questa tipologia di indirizzi è possibile quindi creare 2^7 reti e 2^24 host:
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-11.png)
Ogni albergo di classe A contiene quindi circa 16 milioni di camere. Concludiamo che le reti di classe A realizzabili non sono molte ma ognuna di esse possiede tantissimi host. Gli indirizzi IP di classe A vanno dal
0.0.0.0 al 127.255.255.255
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-15.png)
Classe B
Un indirizzo di classe B ha la seguente struttura:
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-13.png)
Attraverso questi indirizzi possiamo quindi creare 2^14 reti e per ogni rete 2^16 host.
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-17.png)
Gli indirizzi di classe B vanno dal
128.0.0.0 al 191.255.255.255
Per gli indirizzi di classe B la rete è identificata dalle prime due cifre decimali mentre gli host si possono creare utilizzando i bit rimanenti.
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-18.png)
Classe C
Gli indirizzi di classe C sono caratterizzati dalla seguente struttura:
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-19.png)
Con questi indirizzi è possibile implementare 2^21 reti (quindi molte reti) e ognuna di queste può contenere al massimo 2^8 host (in realtà vedremo -2 quindi ogni rete potrà contenere 254 host).
![](https://www.informaticascuola.it/wp-content/uploads/2020/12/image-21.png)
Gli indirizzi di classe C vanno dal
192.0.0.0 al 233.255.255.255
Classe D
La classe D è utilizzata per il multicast ma affronteremo meglio lo studio di questa tecnica di trasmissione in un altro post. Gli indirizzi di classe D vanno dal:
234.0.0.0 al 239.255.255.255
Classe E
Classe destinata per scopi futuri. Gli indirizzi vanno dal:
240.0.0.0 al 255.255.255.255
Torna a TCP/IP